giovedì 11 marzo 2010

Signori si scende, siamo al capolinea

Può sembrare inverosimile, ma è accaduto realmente in questi giorni a Roma, la capitale più bella ed amata al mondo. Un’impiegata e un custode del Ministero dei Beni Culturali che ha in gestione il Pantheon, alle ore 18 in punto hanno sospeso un concerto di musica classica, a pochi minuti dalla fine dell’esibizione, perché “di domenica il Pantheon chiude alle 18”. Sbigottimento, incredulità, proteste. Nulla da fare, tutti a casa. Artisti e spettatori mestamente escono di scena.
Ho visto il video di questa brutta vicenda e vi assicuro di essere rimasto sconvolto non solo per il gesto dei due dipendenti, ma per le considerazioni che intanto mi frullavano per la mente.
Ma chi e cosa può autorizzare un impiegato ad assumere un atteggiamento così arrogante e irrispettoso nei confronti di tante gente? Ma siamo tutti esauriti o impazziti? Abbiamo forse perduto i freni inibitori?
No! Stiamo semplicemente emulando l’arroganza comportamentale di quanti dovrebbero esserci d’esempio.
Siamo al dunque. L’Italia sta pian piano sprofondando nelle tenebre; quelle tenebre che nei lontani anni novanta del secolo scorso erano state illuminate da alcuni magistrati che ci avevano fatto capire come funzionavano le cose. Come venivano assegnati gli appalti, come venivano distratti i soldi dei contribuenti, come venivano illecitamente accumulate enormi ricchezze, come, in altre parole, con la scusa del finanziamento ai partiti, si sfasciò uno Stato; si sfasciò l’Inps; si sfasciarono i conti pubblici; si sfasciarono i sogni di un futuro sereno di tante famiglie italiane che da quel momento hanno cominciato a guardare al loro domani con una tristezza ed una insicurezza che ne stanno ancora oggi condizionando umori e comportamenti.
E la storia si ripete, se mai si fosse fermata. Infatti, gli scandali a catena venuti alla luce in questi ultimi tempi, hanno sistematicamente rivelato a quale scadimento morale si può giungere per la bramosia del denaro e del potere.
Le cronache di oggi non lasciano spazio ad interpretazione di sorta; l’arroganza, il senso di impunità, la ricerca di un facile e rapido arricchimento, immorali festini e tante altre vergogne, sono gli unici esempi che quotidianamente sono capaci di darci nostri governanti, i loro adepti, la loro cerchia di yes man.
Così, sono questi i modelli di vita che oggi si cerca di emulare, perché la moralità, la solidarietà, il rispetto della cosa altrui, l’etica e il fair play, non albergano più nel DNA che regola i nostri comportamenti.
Liberi da vincoli e da condizionamenti etici, ci lasciamo guidare dagli egoismi, dagli interessi personali e da un istinto che rifiutando l’uso della ragione ci rende simili agli animali.
Signori, sono le diciotto, si prega di uscire, il Pantheon chiude. Ce ne frega poco di cosa ne pensiate Voi. Lì fuori si stanno rubando l’Italia e anche i soldi dei nostri straordinari.
Siamo al capolinea, la corsa è finita, si scende.