Articolo apparso su "Coni News" mese di Novembre 2010
“Le politiche giovanili negli enti locali” è l'argomento che il nostro direttore Roald Vento, ha trattato nel corso dell'ultima conviviale del Panathlon Club di Trapani a cui, oltre ai numerosi soci, hanno partecipato anche Giuseppe Poma, Presidente del Consiglio Provinciale e Katia Bucaria e Giovanna Millocca, rispettivamente Presidenti dei Consigli comunali di Trapani ed Erice.
Quando si parla di politiche giovanili, ha affermato Vento, si guarda ad un sistema di interventi pubblici (Stato, Regione, Provincia, Comune) con la finalità di promuovere opportunità affinché i giovani, titolari di diritti comunitari, acquisiscano il ruolo di cittadini autonomi e consapevoli.
Vi si arriva garantendo una serie di percorsi chiari che mirino a cogliere importanti opportunità legate alle capacità, agli interessi, alle passioni, agli entusiasmi ed in particolare ai meriti dei giovani.
Per far ciò, è opportuno che ci sia un'azione formativa e orientativa nei confronti delle nuove generazioni, con la messa a disposizione di strumenti che garantiscano la piena e generalizzata fruibilità dei diritti. Ebbene, malgrado in questi ultimi anni il Ministero della Gioventù abbia attivato alcuni percorsi in favore dei ragazzi, stanziando diversi milioni per progetti mirati all'educazione, all'inclusione, alla democrazia ed alla partecipazione alla vita sociale, i nostri Enti locali hanno fatto ben poco per assicurare queste opportunità alle nostre giovani generazioni.
Qui di seguito le conclusioni della relazione di Vento:
“... In questo contesto di vuoto e di silenzio che li circonda, le nuove generazioni, purtroppo, devono lottare ogni giorno contro una miriade di fattori che rendono sempre più difficili le loro condizioni sociali.
Notiamo infatti un accentuato disagio, riconducibile alla mancanza di una classe politica dirigente capace di comprendere le loro ansie, le loro aspettative, le loro ambizioni. Le istituzioni appaiono ai giovani distanti ed incapaci di risolvere i problemi e tutto ciò porta ad una triste e drammatica decisione: il disinteresse alla vita politica quotidiana.
I giovani, quindi, non hanno più fiducia nella politica e nelle istituzioni, perché negli ultimi anni hanno ricevuto solo incertezze e precariato. Hanno rinunciato a credere negli ideali, quegli ideali che hanno accompagnato le generazioni precedenti (sia le nostre che quelle successive) e che hanno portato ad avere fiducia in se stessi. Per i giovani il luogo comune è che “i politici sono tutti ladri e corrotti” e vedono la politica come una cosa che non gli appartiene e che non va vissuta attivamente.
In verità, da sempre molti politici si ricordano di loro solo durante le campagne elettorali.
Però, attenzione, una cosa accomuna tutti i giovani, qualsiasi sia il ceto sociale dal quale provengono: è la sensibilità con la quale avvertono tutti i difetti di questa nostra società che oggi li costringe a vivere in famiglia molto più a lungo, perché per loro non c’è più la certezza di un lavoro stabile che vedono in un futuro sempre più lontano.
Loro, questi giovani, non sono né bamboccioni, né fannulloni, ma soltanto vittime predestinate di un sistema che ha rubato loro il futuro”.
Poma, Bucaria e Millocca, nei loro interventi, hanno definito forte e stimolante la denuncia di Vento, assicurando che si attiveranno per far sì che le politiche per una reale cittadinanza attiva e consapevole dei nostri giovani avranno un ulteriore impulso all'interno delle amministrazioni locali. Poma ha pure affermato che i competenti uffici provinciali hanno già attivato diverse iniziative in proposito, alle quali bisogna però dare maggior risalto. Bucaria ha proposto che la Provincia si faccia capofila di un progetto che veda i giovani trapanesi protagonisti nel territorio. Millocca ha invece assicurato che attiverà iniziative concrete in collaborazione con il Panathlon ed il Coni.
venerdì 12 novembre 2010
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